Vuoto a rendere: sul sito le informazioni su come aderire alla sperimentazione ministeriale
COMUNICATO STAMPA
Vuoto a rendere: sul sito le informazioni su come aderire
alla sperimentazione ministeriale
Il Comune di Cesenatico nell’intento di promuovere e diffondere la sperimentazione e buona pratica del Vuoto a rendere esplicitata dal Decreto 3 luglio 2017 n.142 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha pubblicato nella pagine Ambiente, sezione Rifiuti, del sito internet del Comune le informazioni necessarie e le prime indicazioni su come aderire al Vuoto a rendere, vi è inoltre pubblicato l’elenco dei fornitori che svolgono tale servizio.
La richiesta a Cesenatico era arrivata, in sede di Consiglio comunale, dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ed era stata condivisa, con alcune modifiche, da tutti i gruppi consiliari che avevano votato all’unanimità.
La sperimentazione, su base volontaria, del sistema del Vuoto a rendere indicata nel Regolamento del Ministero è basata sulla cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi o residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo, nonché sulle forme di incentivazione e benemerenza previste dal Ministero, le loro modalità di applicazione e i valori cauzionali per ogni singola tipologia di imballaggi.
Tale sistema coinvolge sia gli esercenti sia numerosi operatori di settore quali i produttori di imballaggi riutilizzabili, i produttori e/o distributori di birra o acqua minerale.
Lo scopo primario del decreto è sensibilizzare i consumatori sulla prevenzione dei rifiuti attraverso la preferenza al consumo di birra e acqua minerale in bottiglie riutilizzabili.
Durante la fase di sperimentazione i consumatori sensibili alla prevenzione dei rifiuti, potranno, infatti, riconoscere attraverso apposito logo gli esercenti che, aderendo al sistema del vuoto a rendere, sceglieranno di vendere nel proprio esercizio bevande in bottiglie che, poiché impiegate più volte, non diventano immediatamente rifiuto. La sperimentazione ha una durata di dodici mesi a partire dal centoventesimo giorno successivo all'entrata in vigore del decreto (7 febbraio 2018), periodo durante il quale il Ministero dell’Ambiente svolgerà un monitoraggio delle filiere (insieme degli operatori sono coinvolti nell’attuazione del sistema del vuoto a rendere) venutesi a creare, al fine di valutare la fattibilità tecnico-economica e ambientale del vuoto a rendere e l’eventualità di estendere tale sistema ad altri tipi di prodotto e ad altre tipologie di consumo.
“Nell’ottica di sviluppare una sempre più efficiente economia circolare dei rifiuti, ci Auguriamo che la Pratica del Vuoto a rendere torni a diffondersi tra le attività e i distributori presenti nel territorio Comunale – afferma l’Assessore all’Ambiente Valentina Montalti – l’importanza del tema dei rifiuti prodotti e del loro recupero prima che diventino tali, trova riscontro anche in questo Consiglio Comunale dove è stata votata, all’unanimità, la mozione proposta dal Movimento Cinque Stelle e condivisa da tutti i gruppi consiliari sul Vuoto a rendere. Inoltre – continua l’Assessore – in seguito alla sperimentazione saranno valutate le possibili forme di incentivazione che ne risulteranno dall’avvio di tale pratica, per questo motivo è nostra intenzione coinvolgere le Associazioni di Categoria interessate al fine di promuovere, condividere, divulgare e migliorare lo sviluppo del vuoto a rendere.”